Il caffè: quali sono le sue proprietà? La sua assunzione quali vantaggi offre? Quali sono gli effetti della caffeina sul corpo umano? Quali sono le controindicazioni?

Ricco di sostanze nutritive preziose per l’organismo, il caffè può essere considerato un vero e proprio alleato di benessere, a partire dal fatto che rappresenta la più grande fonte di antiossidanti nella dieta occidentale.

Secondo la letteratura scientifica, infatti, i bevitori di caffè ricaverebbero più antiossidanti da questa bevanda che non dall’insieme di frutta e verdura consumate giornalmente. Ma i benefici del caffè non finiscono qui!

Le proprietà nutritive del caffè: benefici e rischi

L’irrinunciabile tazzina di caffè rappresenta un rito tipicamente italiano, frutto di un’abitudine così radicata da portare numerosi esperti, delle più svariate discipline, a pronunciarsi periodicamente sui benefici e sui rischi dell’amata bevanda.
Attraverso la torrefazione, un processo di cottura dei semi, a temperature di 200-240 °C, si conferisce al caffè la classica colorazione bruno nerastra.

Le sue principali caratteristiche nutrizionali e benefiche del sono dovute alle proprietà della caffeina, tra le quali:
l’effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare: ecco perché si ritiene che un caffè a fine pasto faciliti la digestione;
l’effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa: per questo molte persone ne apprezzano l’effetto energetico, utile tra l’altro per non addormentarsi in seguito a un lauto pasto;
l’effetto lipolitico che favorisce il dimagrimento: la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate;
l’effetto anoressizzante: il caffè assunto in dosi massicce diminuisce l’appetito.
Le sostanze contenute nel caffè sono molte, non solamente la caffeina, ma il loro ruolo benefico non è stato così studiato come quello della caffeina. Sono state individuate sostanze antinfiammatorie, antimutagene e antiossidanti ma in quantità che non giustificano un abbondante consumo di caffè.

Il consumo eccessivo di caffè ci espone a diversi rischi: l’effetto stimolatorio aumenta la produzione di succhi gastrici nello stomaco, il caffè è infatti controindicato a chi soffre di gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo;
l’effetto tonico e stimolatorio può risultare dannoso per ci soffre di ipertensione, insonnia o vampate di calore. Un elevato consumo può, anche nelle persone sane, portare a tachicardia, sbalzi della pressione e tremori;
l’effetto lipolitico scompare se si bevezuccherato (20 calorie a cucchiaino) o macchiato (10 calorie);
l’effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro può favorire l’anemia e l’osteoporosi.

Quanti caffè: 300 milligrammi di caffeina sono ritenuti il limite di assunzione giornaliera, questo si tramuta in 5 espressi (60 mg di caffè l’uno) o 3 tazzine abbondanti di caffè della moka (85 mg di caffeina cad.). Non è solamente il caffè che contribuisce all’introduzione di caffeina nel nostro corpo, non vanno dimenticati il tè, il cioccolato oltre ad altri 60 vegetali.

Il limite viene quindi leggermente abbassato a 3 espressi al giorno per le donne e gli uomini di corporatura esile che possono salire a 4 per gli uomini più robusti. Le donne in gravidanza dovrebbero limitare al massimo il consumo visto che alte dosi di caffeina risultano pericolose per il nascituro.